Warning: Use of undefined constant ‘display_errors’ - assumed '‘display_errors’' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /membri/penalisti/wp-config.php on line 82

Warning: Use of undefined constant ’Off’ - assumed '’Off’' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /membri/penalisti/wp-config.php on line 82

Warning: Use of undefined constant ‘error_reporting’ - assumed '‘error_reporting’' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /membri/penalisti/wp-config.php on line 83

Warning: Use of undefined constant ‘WP_DEBUG’ - assumed '‘WP_DEBUG’' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /membri/penalisti/wp-config.php on line 84

Warning: Use of undefined constant ‘WP_DEBUG_DISPLAY’ - assumed '‘WP_DEBUG_DISPLAY’' (this will throw an Error in a future version of PHP) in /membri/penalisti/wp-config.php on line 85

Warning: Invalid argument supplied for foreach() in /membri/penalisti/wp-includes/class-wp-post-type.php on line 612
Partner – Avvocati Penalisti

Avvocati Penalisti

“chi di noi potrà dimenticare questo vecchio, frenetico di dolore e di gelosia, che si leva ora fieramente a custodia di quella tomba da lui così selvaggiamente spalancata.
E’ lui che l’ha uccisa ma è lui che sta a custodia di quella tomba così selvaggiamente spalancata e sbarra il passo ai profanatori, impedendo che altri vada a sparger dei fiori, i fiori dell’onta e del peccato. Solo i fiori di quei che la copre debbono arricchire, solo la lampada che egli vi ha acceso deve ardervi innanzi, e dal fondo orrendo del carcere e della disperazione che lo dilania, Porrelli grida: quella tomba è mia, è mia figlia; egli solo, egli che vorrebbe essere nel sonno mortale di quella sua creatura, ribelle e sventurata, il puro sonno della gioventù, per rianimarla: egli che ha invocato il perdono di dio, aspetta da voi giudici il perdono degli uomini”.

[Giovanni Porzio]

tn2

“chi di noi potrà dimenticare questo vecchio, frenetico di dolore e di gelosia, che si leva ora fieramente a custodia di quella tomba da lui così selvaggiamente spalancata.
E’ lui che l’ha uccisa ma è lui che sta a custodia di quella tomba così selvaggiamente spalancata e sbarra il passo ai profanatori, impedendo che altri vada a sparger dei fiori, i fiori dell’onta e del peccato. Solo i fiori di quei che la copre debbono arricchire, solo la lampada che egli vi ha acceso deve ardervi innanzi, e dal fondo orrendo del carcere e della disperazione che lo dilania, Porrelli grida: quella tomba è mia, è mia figlia; egli solo, egli che vorrebbe essere nel sonno mortale di quella sua creatura, ribelle e sventurata, il puro sonno della gioventù, per rianimarla: egli che ha invocato il perdono di dio, aspetta da voi giudici il perdono degli uomini”.

[Giovanni Porzio]

Partner

Lo studio si avvale della collaborazione di autorevoli colleghi avvocati nelle seguenti marterie: